ACCONTI, ROTTAMAZIONE TER, SALDO A STRALCIO: E L’INGORGO FISCALE E’ SERVITO.
BERTIN (PRESIDENTE ASCOM CONFCOMMERCIO PADOVA): “SERVE UN FISCO GENERALE PIU’ LEGGERO E UNO LOCALE CHE AIUTI LE IMPRESE CHE SONO IN PRIMA LINEA NELLA TUTELA DELLA QUALITA’ DELLA VITA DEI CENTRI URBANI”
Novembre, andiamo. A pagare le tasse.
“Solo che questo mese, con l’acconto da versare e, per alcuni, con la scadenza della “rottamazione ter” e del “saldo a stralcio”, il problema rischia di ripercuotersi pesantemente sulle attività non ancora affrancate dai postumi della pandemia”.
Il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin, coglie l’occasione delle prossime scadenze fiscali per ricordare, da un lato, che il mondo produttivo sperava che il governo, anche per l’acconto, rateizzasse il dovuto visto che era stato superato il problema contabile dello slittamento delle entrate nell’anno successivo, e dall’altro per fare un ragionamento più ampio sul tema della fiscalità.
“Che ha valenze – aggiunge il presidente - sia generali che locali”.
Partiamo dalle generali.
“La riforma fiscale – spiega Bertin - è una delle riforme abilitanti del PNRR ed è logico attendersi che garantisca un alleggerimento della tassazione in favore delle famiglie e delle imprese, una semplificazione del sistema tributario ed un’attenzione particolare sugli effetti redistributivi del carico fiscale”.
Non solo. Il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova teme che, nella razionalizzazione dell’IVA, possa nascondersi un aumento delle aliquote “che avrebbe effetti devastanti sui consumi e penalizzerebbe i redditi medio-bassi”.
Mantenimento del regime fiscale agevolato, il cosiddetto “forfetario”, recupero di gettito a carico esclusivo degli immobili non censiti (considerata la revisione del catasto) e introduzione di una nuova definizione agevolata per i contribuenti in grave difficoltà causa pandemia sono gli altri punti che Bertin considera fondamentali se non si vuole affossare quella che appare una ripresa robusta ma ancora distante dai livelli del 2019.
C’è poi l’aspetto locale della tassazione ed in questo senso Bertin è deciso: “Se davvero siamo tutti convinti che le attività economiche di prossimità tutelino la qualità della vita, allora è altrettanto logico che le politiche pubbliche debbano prevedere forme di fiscalità agevolata in grado di sostenere la liquidità delle imprese in un’ottica che disegni nuove funzioni dei luoghi e degli spazi urbani nei quartieri”.
Messaggio chiaro. Per le amministrazioni di oggi e anche per quelle di domani.
Padova, 4 novembre 2021