FIERA CAMPIONARIA – PALASCOM (PADIGLIONE 8)
LA PRESENTAZIONE DELL’8^ EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO “MEMO GEREMIA” E IL CONVEGNO “LO SPORT CRESCE CON LE INFRASTRUTTURE” EVIDENZIANO LA NECESSITA’ DI AVVIARE ALLA PRATICA SPORTIVA I BAMBINI FIN DALLA PIU’ TENERA ETA’
Ok: lo sport di vertice ha bisogno delle infrastrutture, ma ancor di più, ad aver bisogno di impianti, è lo sport di base.
Il “messaggio in bottiglia” arriva dal convegno “Lo sport cresce con le infrastrutture”, svoltosi nel quadro della presentazione dell’8^ edizione del Premio Letterario Sportivo “Memo Geremia” al Palascom in Fiera Campionaria.
”Un pomeriggio all’insegna dello sport e della cultura”: era stata presentata in questa maniera un’iniziativa che è andata ben più in profondità mettendo in risalto i tanti problemi che afferiscono lo sport, a cominciare, come ha sottolineato con forza il presidente della Federazione Italiana Rugby, Marzio Innocenti, dal confronto che ci vede perdenti rispetto a realtà come quelle rappresentate nel “6 Nazioni”, dove lo sport di base comincia fin dalla scuola d’infanzia.
Un “gap” difficile da colmare anche se il nostro territorio, come hanno spiegato sia l’assessore al Comune di Padova, Diego Bonavina, che l’imprenditore Carlo Sabbatini, disponga di un’eccellenza come il “Centro Geremia” sorto alla Guizza proprio per iniziativa di Memo e di diverse strutture che però, a distanza di anni dalla loro realizzazione, denunciano, come ha evidenziato l’assessore, un deficit di “visione”.
Aperto dal saluto del presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin, il convegno, moderato da Martina Moscato, volto noto dello sport di Telenuovo, ha rappresentato anche la prima uscita pubblica, nella sua veste di nuovo presidente di giuria del Premio Letterario Sportivo “Mamo Geremia”, di Rossano Galtarossa che ha raccolto il testimone da Dino Ponchio che quel ruolo ha ricoperto nelle prime sette edizioni.
E se Galtarossa, in quanto canottiere, ha la fortuna di avere nel fiume la propria infrastruttura (che però andrebbe affiancata da ambienti adatti per questa pratica sportiva quando si trova alle prese con la cattiva stagione), il prorettore Antonio Paoli ha “svelato” i risultati di una ricerca che dice che per far emergere i campioni nello sport servono due cose: impianti diffusi e un fratello o una sorella più grandi.
“Perché il grande – ha detto Paoli con un sorriso – non ha remore a mettere sotto pressione il piccolo che è costretto ad ingegnarsi”.
PADOVA 17 MAGGIO 2022