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TARIFFA RIFIUTI PER LE IMPRESE OPERANTI NEL TERRITORIO GESTITO DA ETRA

Un incontro dei rappresentanti dell'Ascom  Confcommercio con quelli del Consiglio di Bacino del Brenta per ridurre i costi a carico dei piccoli esercizi 

“Prevenire sarebbe stato meglio, comunque adesso siamo sulla strada giusta per curare”.
Usano una metafora sanitaria Enrico Baggio e Walter Zoccarato, rispettivamente presidente mandamentale di Cittadella e presidente mandamentale di Piazzola sul Brenta dell’Ascom Confcommercio.
La “cura” riguarda la tariffa per il servizio di igiene ambientale delle utenze non domestiche che Etra gestisce per conto del Consiglio di Bacino.
Risultato? Una “griglia” di scaglioni  e una classificazione delle tipologie di rifiuto che ha finito per penalizzare soprattutto le piccole attività.
“Il primo scaglione - spiegano i funzionari dell’Ascom Confcommercio che, nei giorni scorsi, hanno avuto un incontro al Consiglio di Bacino - va da 0 a 100 metri quadrati, ma i nostri negozi non superano, in buona parte, i 60/70 metri quadrati. Peggio ancora per il secondo scaglione che mette sullo stesso piano chi ha 101 metri quadrati e chi ne ha 250: non esattamente un gioiello di equità”.
Vi è poi la questione delle tipologie di rifiuto.
“Abbiamo sostenuto che gravare indistintamente tutte le aziende di una tariffa che assommi tutti i tipi di rifiuto (vetro, secco, carta-cartone, umido e plastica) - sostengono in Ascom Confcommercio - non sia corretto per cui abbiamo insistito per una più corretta distinzione tra le categorie di rifiuto”.
“Purtroppo - commenta il presidente Ascom di Piazzola sul Brenta, Walter Zoccarato - la nostra richiesta di poter ottenere un rimborso di quanto previsto per il 2024 non è stata accolta, comunque ben venga un 2025 reimpostato e, soprattutto, molto più vicino a quel “si paga quanto si produce” che compare sulle bollette ma che, al momento, non è certo veritiero”.
L’obiettivo, pertanto, è quello di essere il più equi possibili ed, in questo senso, il Consiglio di Bacino si è detto disponibile a verificare le criticità e le distorsioni per poi farne oggetto, a dicembre, di una rettifica in grado di non penalizzare i piccoli esercizi già alle prese col rallentamento dei consumi.
“Il ruolo dei Comuni - rileva Enrico Baggio, presidente Ascom Confcommercio del mandamento di Cittadella - sarà fondamentale ed è per questo che ringrazio il sindaco di Cittadella per aver fatto da apripista nei confronti del Consiglio di Bacino dove abbiamo trovato una seria interlocuzione”.
A questo punto non resta che attendere gli sviluppi.

Padova 6 novembre 2024

Questi i comuni padovani del Bacino: Borgoricco, Cadoneghe, Campodarsego, Campodoro, Camposampiero, Campo San Martino, Carmignano di Brenta, Cervarese Santa Croce, Cittadella, Curtarolo, Fontaniva, Galliera Veneta, Galzignano Terme, Gazzo, Grantorto, Limena, Loreggia, Massanzago, Mestrino, Montegrotto Terme, Noventa Padovana, Piazzola sul Brenta, Piombino Dese, Rovolon, Rubano, Saccolongo, San Giorgio delle Pertiche, San Giorgio in Bosco, San Martino di Lupari, San Pietro in Gu, Santa Giustina in Colle, Saonara, Selvazzano Dentro, Teolo, Tombolo, Torreglia, Trebaseleghe, Veggiano, Vigodarzere, Vigonza, Villa del Conte, Villafranca Padovana, Villanova di Camposampiero