Una sentenza della Cassazione apre nuove prospettive per gli operatori del settore, ora svincolati dal monopolio di taxisti e NCC
Giancarlo Reverenna (Fiavet Confcommercio Veneto e Ascom Padova): “Per noi una rivoluzione copernicana che apre nuovi scenari”
Domanda: può un’agenzia di viaggi gestire direttamente il trasporto clienti?
La risposta, definitiva, l’ha data la Cassazione: sì, può.
“Ai più - commenta un soddisfatto Giancarlo Reverenna, presidente della Fiavet Confcommercio Veneto e Fiavet Ascom Padova - la questione può risultare banale, ma per noi agenti di viaggio non è così, visto che finora il dubbio ha creato più di un problema ai colleghi in giro per l’Italia”.
In particolare la Cassazione è intervenuta, facendo finalmente chiarezza, su un episodio del 2018 quando un’agenzia di viaggi fiorentina aveva organizzato un tour in Toscana con un proprio mezzo e, per tale motivo, era stata multata dal Comune di Siena.
“La tesi sostenuta - continua Reverenna - era che il trasporto doveva rimanere un’esclusiva o dei taxi o dei NCC (noleggi con conducente), ravvisando nel trasporto effettuato dall’agenzia con propri mezzi un abuso”.
La Cassazione, peraltro ribaltando due prime sentenze, la prima del Giudice di pace e poi del Tribunale in Appello, ha invece ritenuto che il trasporto non rappresenti altro che una prestazione di servizio turistico, collaterale e strumentale all’escursione organizzata dall’agenzia di viaggi.
“Non vi è dubbio - commenta Reverenna - che per noi è una specie di rivoluzione copernicana nel senso che si aprono nuovi scenari per il nostro lavoro: potremo effettuare il traporto a costi più bassi, con mezzi più piccoli, con indubbie ricadute anche sull’overtourism e sulla sostenibilità”.
PADOVA 9 NOVEMBRE 2024