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PADOVANI E VENETI SEMPRE PIU' INDEBITATI


Patrizio Bertin (presidente Confcommercio Veneto e Ascom Padova): "Colpa dell'aumento del costo della vita e degli effetti della pandemia"

"Gira e rigira, sempre col pollo di Trilussa dobbiamo confrontarci".
Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Ascom Padova, accoglie con soddisfazione il dato diffuso dall'Istituto Tagliacarne che vede Padova aggiudicarsi la prima piazza tra le province venete in quanto a generazione di valore aggiunto, "però questo non significa - aggiunge - che l'incremento riguardi tutti e, soprattutto, che non ci siano "sacche" di difficoltà che vanno attentamente valutate".

E le "sacche" alle quali fa riferimento il presidente di Confcommercio Veneto e Ascom Padova emergono se si guarda ai dati della Rete Italiana di Microfinanza (RITMI) che, nel 2023, valutava in circa 15.000 persone residenti in provincia quelle che avevano beneficiato di servizi di microfinanza per affrontare situazioni di indebitamento. Nel 2024, questo numero è aumentato a circa 16.500 beneficiari, indicando una crescita del 10% rispetto all'anno precedente.

Nelle altre province del Veneto le cose sono andate un po' meglio: a Venezia da 12.000 beneficiari nel 2023 si è passati a 13.200 nel 2024; a Verona da 10.000 a 11.000; a Treviso da 9.000 a 9.900; a Vicenza da 8.000 a 8.800; a Rovigo da 5.000 a 5.500 e infine a Belluno: da 3.000 a 3.300.
"A ben vedere si tratta - continua Bertin - di un incremento uniforme del 10% in tutte le province. La cosa sembra pertanto suggerire che sia in atto una crescente necessità di liquidità nella regione che può essere ricondotta a più fattori, un paio dei quali sicuramente preminenti: l'aumento del costo della vita e le difficoltà economiche che si trascinano dal post-pandemia".

Il rischio è quello di sfondare il muro del sovraindebitamento.
"Preoccupa - conclude Bertin - leggere che nel 2022 (sempre fonte CGIA) l'indebitamento per nucleo familiare in Veneto era di 24.911 euro, superiore alla media nazionale di 22.710 euro. Questo significa che anche da noi c'è una tendenza all'aumento dell'indebitamento che può esporre le famiglie e le imprese a rischi finanziari”.

PADOVA 21 NOVEMBRE 2024