Patrizio Bertin (presidente Confcommercio Ascom Padova): "Ricambio difficile, anche perchè i giovani guardano all'estero e i senior faticano a cedere le redini"
Anna D'Amico (Presidente Giovani Confcommercio Ascom Padova): "Ma, a determinate condizioni, i giovani possono fare impresa"
L'Italia? Non è un Paese per giovani
L’Italia? Pare non sia - come recitava il titolo dell’omonimo film - “un Paese per giovani”.
E sembra non sia nemmeno un “Paese per giovani imprenditori”. Per almeno un paio di ottimi motivi: i giovani sono sempre meno e quelli che ci sono tendono a lasciare il Paese perché ne hanno una visione pessimistica.
Qualche dato per offrire un quadro della situazione. Metà della popolazione italiana supera i 48 anni e circa un quarto ne ha più di 65. Non solo: la popolazione giovanile, negli ultimi vent’anni, tra nascite in calo e trasferimenti all’estero, si è ridotta di quasi 3,5 milioni con un tasso di decremento che si attesta al 21%. Un fenomeno che ha interessato soprattutto le donne (e questo, forse, potrebbe essere un segnale di emancipazione), dove la diminuzione ha raggiunto il 23%.
Si diceva degli imprenditori. Giovani e non.
“In Ascom Confcommercio - spiega il presidente Patrizio Bertin - siamo oggettivamente preoccupati per un ricambio generazionale che, nel nostro mondo, quello del terziario di mercato, fatica a farsi strada. Il risultato, ovviamente, è che le imprese sono sempre più “agée” e, come assistiamo praticamente ogni giorno, in tanti casi il raggiungimento della pensione (ma quasi sempre i tempi si allungano anche fino ai 75/80 anni di età) coincide con la chiusura dell’esercizio. Ricambio? Non dico impossibile, perchè qualche caso c'è, ma difficile sicuramente”.
Il ricambio nel terziario di mercato
Eppure il terziario di mercato (commercio, turismo e servizi) è un pilastro dell'economia padovana.
A fine settembre scorso erano infatti ben 53.258 le imprese che in provincia di Padova appartenevano al settore (dunque con l'esplicita esclusione di quella parte di terziario che annovera attività finanziarie e assicurative e pubblica amministrazione).
"Grazie alla collaborazione di Infocamere che ha elaborato il dato - continua Bertin - abbiamo appurato che ben il 36,53%, ovvero un lotto di 19.455 imprese ha un soggetto titolare o comunque legale rappresentante che ha un'età superiore o uguale a 60 anni: non un dato entusiasmante".
E' pur vero che la percezione della "giovinezza" (e parimenti della "vecchiaia") non è più quella di un tempo. Un sondaggio di un paio d'anni fa condotto da Demos per la Fondazione Unipolis ha rivelato che si resta "giovani" fino a 51 anni e si diventa vecchi a 74. Però gli intervistati più anziani avevano risposto che non si parla di vecchiaia prima degli 80. Dunque: sempre più "ex giovani" in azienda e sempre più "real giovani" pronti a varcare i confini nazionali per fare carriera.
La terza via: molti giovani scelgono di restare
C'è una "terza via"? "Noi siamo convinti che ci sia ed è intrinseca proprio al nostro settore". A gettare il cuore oltre l'ostacolo è Anna D'Amico, da poco più di un anno presidente dei Giovani di Confcommercio Ascom Padova. "Le indagini dicono che 8 giovani su 10 guardano all'estero come ad un nuovo "Eldorado", però se devo giudicare dal consiglio dei Giovani di Confcommercio Ascom Padova e dalle presenze sempre numerosissime alle nostre iniziative, mi verrebbe da dire che "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare", nel senso che è vero che tanti vanno, ma è anche vero che altrettanti restano. Certo: serve formazione, servono incentivi, servono condizioni anche normative per aiutare "a fare impresa", ma le idee non mancano e nemmeno le opportunità". Resta un ultimo, residuale retropensiero: ma quei 19.455 "over 60", ancora giovani nello spirito ma un tantino meno all'anagrafe, quanto sono disposti a cedere le redini, ad esempio, a figlie e figli che pur avrebbero voglia di impegnarsi in azienda?
"E' il tema del ricambio generazionale - chiosa il presidente Bertin - che rimane pur sempre più facile a dirsi che a farsi. E anche questo può essere un ostacolo al fare impresa da parte dei giovani".
Padova 12 dicembre 2024