Home

CANTIERI DEL TRAM: RIUNITI ALL’ASCOM CONFCOMMERCIO I DELEGATI DEI QUARTIERI DI PADOVA

Preoccupazione per le attività, disappunto per i lavori che non procedono.
Commissionata ad una società di Roma una ricerca sull’impatto del tram sulle attività economiche che coinvolgerà commercianti e cittadini

Le preoccupazioni, le proteste, le proposte: c’erano tutte queste componenti nell’incontro che questa mattina ha visto i delegati dei quartieri di Padova dell’Ascom Confcommercio riuniti nella sede dell’associazione per una valutazione sull’impatto che i cantieri del tram (ma non solo quelli del tram) stanno avendo sulla città.
Presenti al gran completo, a dimostrazione che i cantieri sono un problema che sta tenendo col fiato sospeso centinaia di negozi, ma anche di agenzie, laboratori di artigianato, locali in genere, i delegati dei quartieri hanno manifestato tutto il loro disappunto “per essere messi di fronte al fatto compiuto da parte del Comune” come ha sottolineato, in apertura di incontro, il presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin, che con la vicepresidente vicaria Silvia Dell’Uomo e il direttore generale Otello Vendramin ha condotto un incontro molto pacato nei toni, ma molto deciso nella sostanza. Con un bersaglio ben definito: la mancata comunicazione da parte di Palazzo Moroni.
“Se escludiamo un incontro in tempi non sospetti col vicesindaco Micalizzi - ha detto ancora Bertin - per la presentazione di una pagina sul sito Padovanet dedicato ai cantieri in genere ed una disponibilità dell’assessore Bressa a limitare la tassazione locale ai negozi interessati ai lavori, poi non abbiamo avuto nessun’altro riscontro e men che meno si è fatto vivo l’assessore Ragona!”
Si diceva delle preoccupazioni. Che sono quelle alle quali ha fatto riferimento, in particolare, il delegato di Voltabarozzo, Carlo Cavalli, che ha lamentato un sostanziale isolamento di via Piovese “dove - ha detto - più di un esercizio è costretto a registrare qualche giorno ad incassi zero”.
“Non comprendiamo - hanno detto diversi delegati - perché mai si apra un cantiere e poi rimanga fermo per giorni e, soprattutto, si apra con un preavviso che, quando va bene, non supera i due giorni”.
“Sia chiaro - ha detto ancora il presidente - noi non siamo contro la modernità: siamo contro questo sistema che tiene le categorie economiche ai margini delle decisioni”.
Eppure, nonostante da via Chiesanuova a via San Marco, passando per corso Milano, e dalla stazione a Voltabarozzo si tema per i prossimi mesi, all’Ascom non rinunciano ad un approccio “scientifico” al problema.
Per cui è in partenza una ricerca, affidata alla società Format Research di Roma, che attraverso interviste ad un panel scientificamente definito di commercianti e di cittadini, cercherà di offrire una risposta circa l’impatto del tram sulle attività economiche.
“Perché noi - ha chiosato Bertin - non siamo mai “contro” e a Padova vogliamo bene!”

PADOVA 10 LUGLIO 2024