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ANCHE SE L’INFLAZIONE SCENDE LA BCE NON CALA I TASSI

Bertin (Confcommercio Veneto e Ascom Padova): “Tassi reali che non si registravano da 25 anni”
Investimenti al palo e rischio infiltrazioni criminali

Delusione.
“E non poteva essere altrimenti visto che l’inflazione sembra ormai definitivamente sotto controllo e dunque, da Francoforte, ci saremmo aspettati un po’ più di coraggio”.
Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto e Ascom Padova commenta con rammarico la decisione della BCE di non tagliare i tassi di riferimento.
“Mantenere i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%, significa che con un’inflazione stabilmente sotto l’uno per cento (a livello nazionale siamo allo 0,8% e a Padova all’1,3%), le nostre imprese subiscono tassi d’interesse reali che non si registravano da 25 anni. Evidente che questa condizione non aiuta gli investimenti e, purtroppo, è un fattore che rischia di favorire l’infiltrazione della criminalità”.
E’ un dato di fatto che nell’ultimo anno, come ha documentato lo studio della CGIA di Mestregli impieghi vivi alle imprese siano diminuiti, in Italia, del 4,7 per cento (in valori si tratta di -32,2 miliardi di euro), ma a Nordest la contrazione sia stata ancora più accentuata, visto che ha toccato il 7,4 per cento che significa una diminuzione pari a 14 miliardi.
“Chiaro che di fronte a tassi ancora così elevati - continua Bertin - gli imprenditori che vorrebbero poter accedere al credito per investire rimangano alla finestra in attesa di tempi (e tassi) migliori. Chi invece ha necessità di credito per sopperire alla scarsa liquidità, rischia di finire nelle maglie della criminalità organizzata che è ormai ben presente anche nel nostro territorio come ci è stato confermato anche nel corso delle recenti visite nella nostra sede sia del comandante dei Carabinieri, col. Michele Cucuglielli che del comandante uscente della Guardia di Finanza, gen. Michele Esposito.

Padova 23 luglio 2024