Certificazione della Parità di Genere: nel padovano sono già 156 le imprese che l'hanno ottenuta su un totale di 388 in Veneto e 3558 in Italia
L'Ascom Confcommercio, attraverso Ascom Servizi, protagonista di questo cambio di cultura aziendale
E' partita un po' in sordina, ma a distanza di due anni da quando ha fatto il suo esordio, si può dire che adesso abbia cominciato a correre.
Stiamo parlando della Certificazione della Parità di Genere che, ad aprile, ha raggiunto (dati di Accredia, l’ente italiano di accreditamento) la cifra di 3558 imprese certificate in Italia. Di queste, 156 sono in provincia di Padova su un totale di 388 in Veneto.
"Numeri importanti - commenta il presidente di Confcommercio Ascom Padova e Confcommercio Veneto, Patrizio Bertin - perchè significa che il Veneto "pesa", a livello nazionale, per un significativo 10,9% e Padova per un altrettanto notevole 4,4% che, se rapportato alla regione, significa che il 40,2% delle imprese certificate in regione sono allocate nel padovano".
Altri numeri riguardano quelli che vengono definiti i "siti", ovvero le imprese alle quali si aggiungono le filiali, i punti vendita, ecc. In questo caso Padova sale a 227, mentre il Veneto segna 1097. Una dimostrazione che nel padovano ad essere certificate sono imprese complessivamente di minori dimensioni.
"La certificazione della parità di genere - dichiara Elena Morello, presidente di Terziario Donna, il gruppo che riunisce le imprenditrici del terziario di Ascom Confcommercio, nonché presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Padova - non deve essere vista come un bollino ma è un percorso che garantisce alle imprese vantaggi in termini di competitività e di benessere aziendale ed è, in qualche modo, una sfida che comporta un cambiamento di cultura aziendale in un'ottica di inclusività".
In Ascom Servizi, "braccio operativo" di Confcommercio Ascom Padova, fin dal primo momento hanno costituito un team per seguire, con l’assistenza di Uniter Confcommercio, le imprese in un percorso che è sì complesso ma che è senz’altro in grado di dare grandi soddisfazioni.
"E i risultati non sono mancati - sottolinea il vicedirettore di Ascom Servizi, Marco Italiano - dal momento che, tra le prime aziende che ci hanno scelto per ottenere la certificazione, possiamo annoverare Infocamere e IC Outsourcing, due strutture fra le più importanti del sistema camerale italiano che, complessivamente, danno lavoro a 1650 persone”.
"Diciamo che la certificazione della parità di genere - aggiunge il presidente di Ascom Servizi, Enrico Baggio - è una pratica che è sempre di più un biglietto da visita importante per qualsiasi azienda, però è anche vero che può essere ottenuta solo dopo aver affrontato un processo di valutazione a cui l’azienda decide di sottoporsi volontariamente facendone richiesta".
Sono 6 le aree di valutazione per cui la prassi UNI/PdR 125:2022 (questo il nome burocratico della certificazione) prevede l’adozione di specifici indicatori che caratterizzano un’organizzazione come inclusiva e rispettosa della parità di genere.
Le aree sono: cultura e strategia; governance; processi human resources; opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda; equità remunerativa per genere; tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. Al di là dei "titoli" si tratta anche di cose molto pratiche. Un esempio? L'attenzione al linguaggio di genere, spesso sottovalutato e che invece fa inclusione!
"Ogni area - spiegano Silvia Zanellato ed Elisa Giacometti di Ascom Servizi - riceve un punteggio percentuale, con un massimo di 100 e il punteggio minimo complessivo per accedere alla certificazione è del 60%. Va anche detto che una volta ottenuta la certificazione, questa non è "sine die", per cui è previsto che abbia una validità triennale e che venga monitorata annualmente”.
"Cosa da evidenziare - chiosa il presidente Baggio - è che per le piccole e medie imprese sono previsti contributi destinati a supportare servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione e a sostenere i costi determinati dal processo. E noi siamo a disposizione delle imprese per accedere a questi contributi".
Padova 8 agosto 2024