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MERCATO DELL'AUTO: PADOVA ANCORA SI DIFENDE NEL QUADRO GENERALE NEGATIVO


Delusione per le notizie che arrivano da Bruxelles 
Massimo Ghiraldo (Concessionari Auto di Confcommercio Ascom Padova): “Così facendo rischiamo di andare a sbattere!”

“E’ quasi certo che così facendo rischiamo di andare a sbattere!”.
Massimo Ghiraldo, presidente dei concessionari auto dell’Ascom Confcommercio di Padova, approfitta dei dati di febbraio sulle immatricolazioni per ribadire tutta la preoccupazione del settore per una politica europea sull’automotive che non sembra venire incontro ai desiderata degli operatori.

Partiamo comunque dai dati.
In febbraio, in Italia, sono state immatricolate 137.922 autovetture con un calo del 6,3% sullo stesso mese del 2024. In Veneto le immatricolazioni si sono fermate a quota 8.920 con una contrazione del 7,07%. Meno accentuata la discesa nel padovano dove le 1.813 immatricolazioni limitano la perdita al -1,25%.
In Italia, le immatricolazioni complessive nel primo bimestre sono state 271.638 con una contrazione del 6,1% sullo stesso periodo del 2024, mentre in Veneto 18.307 immatricolazioni hanno contenuto la discesa al -3,42%. Padova, sola delle province venete, segna invece un saldo positivo del +5,27%.

“Ma una rondine non fa certo primavera - continua il presidente dei concessionari auto dell’Ascom Confcommercio di Padova - e le preoccupazioni sono tante visto che, in febbraio, l’affluenza di visitatori nelle show room dei concessionari è stata piuttosto bassa. Una conseguenza dell’incertezza per la transizione energetica e per i prezzi che vengono giudicati decisamente elevati”.

Dunque, ci si aspettava che ieri, da Bruxelles, qualcosa potesse modificare il quadro generale. Invece …
"Invece è a dir poco strana - sottolinea Ghiraldo -  la pervicacia con cui la Commissione Ue difenda a spada tratta i veicoli elettrici nonostante gli evidenti segnali di scarsa presa da parte del mercato e i drammatici effetti su industria e lavoro che si manifestano ogni giorno di più".
L’impressione è che, ancora una volta, “la montagna abbia partorito il topolino”, nel senso che per rafforzare la domanda di auto elettriche Bruxelles prometta incentivi all'acquisto, sia nazionali che europei, leasing sociale ed elettrificazione delle flotte aziendali.

“Ci attendevamo - continua Ghiraldo - che l’esecutivo guidato da Ursula von der Leyen facesse un passo indietro sullo stop ai motori termici dal 2035, invece l’unica concessione è la promessa di accelerare sulla revisione del regolamento attesa nel 2026 per sancire il principio di neutralità tecnologica”.
"Purtroppo - conclude il presidente dei concessionari di Confcommercio Ascom Padova - siamo di fronte all'ennesima occasione perduta e sappiamo benissimo che questo genere di interventi servono a poco o a nulla. Chiedo: quali effetti concreti può avere un piano d'azione che sostiene l'auto elettrica che ha una quota di mercato in Europa di appena il 15%, con trend in sensibile calo?”

Domanda alla quale sembra dare una risposta il dato di febbraio di Tesla che passa dalle 65 immatricolazioni del febbraio 2024 alle 24 del febbraio 2025 con un calo del 63,08%. Fa invece un balzo in avanti la cinese BYD che a febbraio ’24 aveva immatricolato un’auto e un anno dopo ne ha immatricolato 27 con una crescita del 2600%.
Un rapido sguardo ai marchi che hanno immatricolato a febbraio più di 100 vetture piazza in vetta Toyota con 177 auto contro le 173 del pari periodo dell’anno scorso con un guadagno del 2,31%. Sale decisamente Dacia che con 162 vetture a fronte delle 121 del febbraio 2024 registra un aumento del 33,88%, mentre si rivitalizza Fiat che passa da 84 a 125 e dunque aumenta del 48,81%. In crescita anche le due tedesche: Volkswagen segna 122 rispetto a 109 e dunque migliora dell’11,93% e passa da 79 a 103 con un +30,38%.

PADOVA 6 MARZO 2025