Il presidente Bertin: “Associazione radicata nel territorio”
Ha insistito soprattutto sui numeri, Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Ascom Padova, nella sua relazione all’assemblea ordinaria dell’associazione svoltasi questa mattina nella sede di piazza Bardella.
A cominciare dal numero 80, quello dell’età dell’Ascom che, a rigor di calendario, cade il prossimo 9 novembre, per poi proseguire con quelli relativi al 2024 anno in cui, nonostante il panorama generale dell’associazionismo in Italia denunci qualche problema di tenuta, il saldo tra iscrizioni e dimissioni registri un +96, addirittura migliorativo rispetto al +77 del 2023.
Ma non sono stati solo quelli i numeri allegati alla corposa relazione del presidente, relazione che ha spaziato dalla sanità ai dazi, dall’intelligenza artificiale all’e-commerce, dai siti Unesco traino del turismo alla preoccupazione per le chiusure dei negozi e che non ha mancato di riprendere le tematiche affrontate venerdì scorso con gli stakeholder nell’ambito di “Padova tutti convocati”.
Tornando ai numeri, quelli degli Enti Bilaterali hanno visto, nel 2024, oltre 3500 sussidi ai dipendenti ed oltre 500 alle aziende. Ben 15mila le ore di formazione erogate da Ascom Formazione con 4mila allievi formati e 1500 aziende coinvolte.
Di particolare rilievo la fusione, sul fronte del credito, dei confidi veneto e friulano confluiti in Fidimpresa Friulveneto, uno dei confidi più grandi d’Italia con qualcosa come 26mila soci. Nel frattempo però, nel 2024, Fidi Impresa e Turismo Veneto, con i suoi quasi 19mila soci, ha erogato linee di credito per quasi 250 milioni di euro.
Numeri che sono la diretta conseguenza di un radicamento sul territorio al quale Bertin ha fatto più volte riferimento nella sua lunga e circostanziata relazione nella quale ha affrontato molti argomenti non mancando di sottolineare anche le difficoltà. A cominciare da quei 400 negozi persi, solo in città, nell’arco degli ultimi 12 anni.
“Sono 400 storie - ha detto Bertin - 400 famiglie, 400 “centri di relazioni sociali” che hanno issato bandiera bianca perché non c’erano più le condizioni per proseguire: vuoi per colpa degli affitti brevi, vuoi per colpa degli affitti troppo alti, vuoi per colpa dell’e-commerce, vuoi per colpa del mancato ricambio generazionale. E vuoi per una città che fa fatica a trasformare la sua oggettiva attrattività in una forma semplice di accoglienza chiamata parcheggi”.
Ovviamente tram ma anche Trump nella relazione del presidente che ha rivendicato la paternità di quell’Arena della Musica che porterebbe in città migliaia di persone, come non sono mancati i riferimenti al nuovo polo ospedaliero regionale, all’altra velocità, ai parchi urbani, alla viabilità. E poi gli interventi nel quartiere fieristico e gli investimenti dell’Università.
A presentare le singole poste dei bilanci consuntivo 2024 e preventivo 2025, approvati all’unanimità, è stato il direttore generale Otello Vendramin.
PADOVA 14 APRILE 2025