Ad aprile le immatricolazioni in italia crescono del 2,7% ma in provincia segnano -1,52% (ma nel primo quadrimestre siamo a +4,30%)
Massimo Ghiraldo (Concessionari Auto dell'Ascom Confcommercio di Padova): "Un punto in più o in meno non danno la dimensione di un quadro che resta negativo"
Sembra farlo apposta: quando in Italia le immatricolazioni scendono a Padova salgono (era successo nei mesi scorsi). Adesso che in Italia sono in ripresa a Padova flettono.
"Evidentemente siamo particolari - abbozza un sorriso di circostanza Massimo Ghiraldo, presidente dei concessionari auto dell'Ascom Confcommercio di Padova - anche se non è un punto in più un mese e uno in meno quello successivo che danno l'esatta dimensione di un quadro che, sostanzialmente, è negativo".
Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad aprile 2025, in Italia, sono state immatricolate 139.084 autovetture, in crescita del 2,7% rispetto alle 135.415 dello stesso mese del 2024. Il confronto con il 2019, anno pre-pandemia, rimane ancora nettamente negativo: il mercato perde il 18,2%. In Veneto sono state immatricolate 8.066 vetture contro le 8.530 di aprile 2024 (-5,44%) mentre a Padova, dove le immatricolazioni hanno totalizzato la cifra di 1.642, il raffronto con le 1.649 del pari mese del '24 fa segnare un -1,52%. Un dato alla fine "quasi positivo" se confrontato con le altre province venete dove, esclusa Rovigo che segna ad aprile un +10,30% (ma a Rovigo, come a Belluno, che pure flette del -7,12% i numeri sono bassi, intorno, per entrambe a poco più di 300 vetture immatricolate nel mese), le altre sono in pesante territorio negativo: -10,82% Venezia; -8,69% Vicenza; -5,90 Treviso e -4,43% Verona. Se invece guardiamo ai primi quattro mesi, mentre il Veneto segna un -3,24%, Padova si porta a +4,30%.
Con riferimento alle motorizzazioni (dato nazionale), la quota delle auto a batteria si è attestata al 4,8% del mercato ad aprile, in calo rispetto al 5,4% di marzo ma in netto miglioramento rispetto al 2,3% registrato ad aprile 2024. Le ibride plug-in hanno raggiunto una quota del 5,7%, in aumento sia sul mese precedente (4,5%) che sull’anno scorso (3,3%). Nel complesso, le vetture elettrificate ricaricabili rappresentano il 10,5% del mercato.
"Niente di nuovo sotto il sole - ammette Ghiraldo - si va verso l'elettrico coi piedi di piombo".
D'altra parte non potrebbe essere altrimenti. I dazi annunciati, ritirati, rimessi, congelati, ecc, da parte dall’amministrazione statunitense, danneggiano tutti, compresi i consumatori e l'industria statunitense, ma molto di più l'industria italiana che vanta un export verso la Germania di componenti destinati al mercato americano che vale cinque miliardi di euro. Una questione che ha determinato la creazione di un tavolo in Regione Veneto al quale siedono Giorgio Sina, presidente di Confcommercio Veneto Auto-Moto e Massimo Ghiraldo, presidente dei concessionari di Confcommercio Ascom Padova.
"Una mano potrebbe darcela il governo - continua Ghiraldo - se mettesse mano ad una revisione della fiscalità sulle auto aziendali aumentando la detraibilità IVA e la deducibilità dei costi e riducendo il periodo di ammortamento a tre anni".
Ma ciò che preoccupa maggiormente è che sta calando la domanda dei privati. "E questo - sottolinea Ghiraldo - alimenta le preoccupazioni dei concessionari, il cui mercato di riferimento è proprio quello privato”.
Di questo, dei dazi, dei mancati sostegni al settore si parlerà all'Assise dei concessionari in programma il 13 maggio a Verona, nell’ambito dell’Automotive Dealer Day al quale interverrà anche Jean-Philippe Imparato, responsabile Enlarged Europe di Stellantis: "Chissà: magari potrebbe essere un’occasione per capire meglio cosa ci attende nel futuro prossimo venturo".
Intanto, il consueto sguardo sull'andamento dei singoli marchi, evidenzia il buon momento di Dacia: 120 vetture immatricolate nel padovano ad aprile '25 contro le 89 di aprile 2024 (+34,83%) e un quadrimestre 2025 che vale un +37,34%.
Sopra 100 immatricolazioni solo Toyota (181 contro 189 e dunque -4,23% e -2,06 nel primo quadrimestre) e Volkswagen (150 rispetto a 139 e quindi + 7,91% nel mese e +5,00 da gennaio ad aprile).
Si avvicinano alla tripla cifra Kia (83 rispetto a 82 e quindi +1,22% nel mese e +2,80 nel quadrimestre) e Peugeot (81 contro 84 che vale un -3,57%, ma pesa il -13,24% del quadrimestre).
Tesla non sembra soffrire più di tanto le vicissitudini di Elon Musk: ad aprile ha immatricolato 13 vetture. Erano 12 un anno fa per cui migliora del +8,33% ma cala del -7,63% nel quadrimestre. Infine la cinese BYD che scatta da 1 sola auto immatricolata ad aprile 2024 alle 12 di aprile 2025. Impressionano le percentuali (per quello che possono valere a livelli così bassi): +1.100% ad aprile e +4.050% da gennaio ad aprile.
PADOVA 6 APRILE 2025