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AZIONE LEGALE DEGLI HOTEL DI 26 PAESI EUROPEI CONTRO BOOKING.COM


Monica Soranzo (presidente Padova Hotels Federalberghi Ascom Confcommercio): "Magari è la volta che recuperiamo 20 anni di tariffe imposte, commissioni profumatissime e pure gli interessi sulle perdite subite"

Ci sono buone probabilità che accada, ovvero che gli hotel possano avere diritto a recuperare una parte significativa delle commissioni pagate a Booking.com nel periodo che va dal 2004 al 2024, oltre agli interessi.
L’iniziativa - un'azione legale collettiva paneuropea alla quale hanno aderito le organizzazioni degli albergatori di 26 Paesi - vede tra i fautori anche Federalberghi nazionale e fa seguito alla sentenza della Corte di giustizia europea (CGUE) del 19 settembre 2024, che ha stabilito che le clausole di parità tariffaria imposte dalla piattaforma (cosiddetta parity rate) violavano il diritto della concorrenza dell'UE.

"Quello del difficile rapporto albergatori - Booking.com - sorride Monica Soranzo, presidente di Padova Hotels Federalberghi Ascom Confcommercio - è quasi un soggetto da serie tv, tanto è annoso e materia da studi legali di alto bordo, però questa volta sembra che ci siano tutte le condizioni per ottenere un risarcimento per le perdite finanziarie subite".
Tutto nasce, come si è detto, da una sentenza della Corte di giustizia europea che è intervenuta sulle clausole di parità tariffaria che negli ultimi venti anni hanno posto gli hotel italiani in una posizione di notevole svantaggio competitivo. Hanno impedito la concorrenza sui prezzi tra Booking.com e altre piattaforme online, peraltro gonfiando le commissioni pagate dagli hotel.
"Non solo - specifica Soranzo - le clausole hanno impedito agli hotel di offrire prezzi o disponibilità migliori sui propri siti web, limitando le vendite dirette e l'autonomia. Queste clausole hanno portato a tassi di commissione gonfiati, soppressione delle prenotazioni dirette e distorsione della concorrenza sul mercato online. Tradotto: ci hanno fatto perdere un bel po' di soldi!".
A questo punto, in base ai principi generali del diritto europeo della concorrenza, gli alberghi italiani hanno il diritto di chiedere un risarcimento a Booking.com per le perdite finanziarie subite.

"La nostra rappresentanza nazionale - aggiunge la presidente di Padova Hotels Federalberghi Ascom Confcommercio - sostiene che si sia in presenza di una grossa opportunità per gli albergatori italiani per difendere i propri diritti, recuperare le perdite e sostenere un mercato online più equo".
Il caso sarà condotto e gestito da un team di giuristi ed economisti di grande e riconosciuta esperienza nel campo della concorrenza  (l'azione legale è coordinata dalla fondazione Hotel Claims Alliance e sarà portata davanti ai tribunali dei Paesi Bassi, consentendo un approccio unificato ed efficiente all'esecuzione in tutta Europa), giuristi che hanno già ottenuto con successo la sentenza della Corte di giustizia del 19 settembre 2024.

"Tutti gli alberghi italiani - aggiunge Soranzo - sono invitati ad aderire (e l'invito diventa anche il nostro nei confronti degli hotel padovani) registrandosi sul sito internet www.mybookingclaim.com entro e non oltre il prossimo 31 luglio 2025. Se serve, in Ascom Confcommercio, siamo in grado di fornire un'adeguata assistenza".
Che l'iniziativa poggi su basi molto solide lo conferma il fatto che l'azione sia sostenuta dalle associazioni nazionali degli albergatori di Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svizzera.
"Ve l'immaginate - chiosa Soranzo - cosa possano voler dire per i nostri alberghi vent'anni di minori introiti per tariffe stabilite da altri e il pagamento di profumatissime commissioni? Se poi ci mettiamo anche gli interessi, magari questa è la volta buona perchè qualcuno di noi possa ristrutturare l'albergo!"

PADOVA 31 MAGGIO 2025