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TASSI PIU' BASSI, MUTUI CASA IN ESPANSIONE: PADOVA AL 12° POSTO IN ITALIA CON 7 MLD E 267 MLN DI EURO

Addirittura quarta la città del Santo per celerità nel vendere casa: bastano 3,7 mesi medi (solo un anno fa erano 5,1)
Silvia Dell'Uomo (presidente Fimaa Ascom Confcommercio Padova): "Dati significativi che pongono la nostra città sullo stesso livello dei grandi centri"

Le incognite non mancano: alle guerre in Ucraina e a Gaza e ai dazi di Trump si è aggiunto anche il conflitto israelo-americo-iraniano che, come prima conseguenza, ha fatto aumentare il prezzo dei carburanti.
Però siccome l'economia, talvolta, si comporta in maniera (apparentemente) strana, vale la pena sottolineare che più dei timori, almeno per il momento, valgono di più otto tagli dei tassi decisi dalla BCE da giugno 2024 se consideriamo che hanno rimesso in moto il mercato dei mutui per la casa. Tassi che sono in diminuzione non solo per ciò che concerne il variabile ma anche per quello fisso. Tanto per dare un'idea, a fine marzo 2025, il tasso di interesse finale (lo stracitato Taeg di qualsiasi finanziamento) dei mutui delle famiglie per l'acquisto di una casa, si è attestato al 3,54% con una discesa che è proseguita dal dicembre 2023 quando il tasso era del 4,82%.

Il calo ha fatto sì che da maggio '24 a marzo '25 i mutui, in Italia, siano aumentati dell'1,9%, ovvero di 7,8 miliardi di euro. 
Ebbene, secondo l'ufficio analisi e ricerche della Fabi (la Federazione Autonoma dei Bancari Italiani) su dati di Bankitalia, il valore complessivo dei mutui, in Italia, raggiunge la ragguardevole cifra di 380,1 miliardi e di questi, quasi 87 riguardano le sole città di Roma (prima in graduatoria con 44,46 miliardi pari all'11,7% del totale) e Milano (seconda con 42,45 miliardi pari l'11,2%).

E Padova? Di certo non sfigura, anzi: con 7 miliardi e 267 milioni di euro è al 12° posto in classifica. Seguono, oltre alle citate Roma e Milano, città capoluogo di regione come, nell'ordine, Torino, Napoli, Bologna e Firenze. La classifica prosegue poi con Brescia, Bergamo, Monza Brianza, Bari e Varese. Quindi, come si diceva, il dodicesimo posto di Padova che lascia dietro di sé le venete Verona (13^), Venezia (14^), Treviso (16^) e Vicenza (18^), tutte comunque su livelli più che di eccellenza.

"Si tratta di dati alquanto significativi - analizza Silvia Dell'Uomo, presidente degli agenti immobiliari della Fimaa Ascom Confcommercio di Padova - che dimostrano essenzialmente due cose: la prima è che Padova, nonostante il mercato del credito immobiliare sia fortemente polarizzato nei grandi centri urbani, si ritaglia una classifica di tutto rispetto. La seconda è che il Nordest del Paese si conferma come l'area più dinamica con un incremento del +2,9% che significano 2,4 miliardi di euro in più".

La riduzione progressiva dei tassi sembra dunque aver fatto breccia risvegliando (forse) un vecchio amore degli italiani: la casa di proprietà. Italiani che però sembrano mantenere una certa prudenza.
"Nonostante il tasso variabile sia più basso - continua Dell'Uomo - la preferenza, di gran lunga, oltre il 90%, è ancora per il tasso fisso. Un costo mensile o semestrale costante e qualche timore dovuto anche alle crisi internazionali fanno sì che chi accende un mutuo preferisca il certo per l'incerto, così come si cercano condizioni più favorevoli andando a "pescare" tra le offerte che prevedono, ad esempio, mutui al 100% anche per i lavoratori con contratti a tutele crescenti o collegati all'efficienza energetica".

"Una disponibilità creditizia, quella rappresentata dai mutui casa - annota il presidente di Confcommercio Ascom Padova, Patrizio Bertin - che non è la stessa nei confronti delle piccole imprese che lamentano ancora, da parte del sistema bancario, farraginosità e burocrazia, unite ad un'applicazione dell'algoritmo che non premia le nuove imprese, la qual cosa si traduce in una difficoltà dei giovani ad avviare attività imprenditoriali. Per fortuna, in molte situazioni, nei confronti delle imprese associate, interviene il nostro Fidimpresa FriulVeneto che con i suoi 26mila soci, 257 milioni di garanzie in essere e 61 milioni di patrimonio netto è oggi il settimo player nazionale".

Naturalmente (e siamo tornati a parlare di mutui casa) una maggiore propensione verso il credito da parte delle famiglie, significa anche un mercato immobiliare più vivace.
E anche in questo caso Padova si dimostra tra le città più dinamiche.
Secondo l'ultima ricerca di Immobiliare.it Insights, Milano è la città dove le case si vendono più velocemente: in media 2,9 mesi, un po' di più rispetto ai 2,7 del 2024. Vanno bene Roma (seconda con 3,4 mesi), che rispetto a 12 mesi fa supera Bologna ora terza con 3,6 mesi medi (stesso valore per Verona) e Firenze, quarta con 3,7, raggiunta proprio da Padova che registra il dato più alto in quello che viene definito il time to sell che si è abbassato del 27% passando da 5,1 mesi medi del 2024 agli attuali 3,7 con una riduzione del tempo necessario a vendere casa pari al 27%.

"Padova - conclude la presidente Dell'Uomo - si dimostra spesso città-laboratorio dove le dinamiche di una realtà tutto sommato piccola assumono le proporzioni di quelle di maggiori dimensioni. Per questo, come Fimaa Ascom Confcommercio Padova, insistiamo molto sulla qualificazione e sulla formazione degli addetti ai lavori perchè l'acquisto di un immobile diventi, per le famiglie, una scelta ponderata e non un salto nel buio".

PADOVA 24 GIUGNO 2025