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AFFITTI AGLI STUDENTI: CHI CERCA MOLTO SPESSO NON TROVA

“Colpa degli affitti brevi i cui prezzi, a Padova, aumentano come le più grandi città italiane: +4,7% Padova, +5,4% Firenze, +5% Venezia

Per gli studenti che hanno scelto l’Università di Padova, la ricerca di una stanza comincia in questi giorni.
“Ed è una buona scelta - dichiara Silvia Dell’Uomo, presidente degli agenti immobiliari della Fimaa Ascom Confcommercio di Padova - perché se si ritarda anche solo di un paio di settimane si devono mettere in conto maggiori compromessi su prezzo, qualità e ubicazione dell’alloggio”.
Come una buona scelta è rivolgersi ad un’agenzia.
“Si evitano le truffe e ci si stressa di meno”.

Anche perché Padova è una delle città italiane a più alto tasso di ricerca di alloggi: è al quarto posto, secondo il sito HousingAnywhere, con l’8,9% delle preferenze. Prima di Padova solo Roma (21,8%), Firenze (16,4%) e Torino (10,3%). In Europa è Parigi a guidare questa classifica (11,6%), seguita da Barcellona (10,8%) e da Berlino (10,5%). A seguire Madrid e Vienna.

“Il problema - continua Dell’Uomo - è che quando parliamo di affitti, non vale il vecchio detto “chi cerca trova”. Si cerca, ma molto spesso non si trova”.
La colpa? Sempre più degli affitti brevi che magari, dicono i dati, sono un po’ in calo in termini di numeri (il codice unico ha “ripulito” un po’ di situazioni più che dubbie) ma non certo in termini di prezzi.
A giugno gli affitti brevi, a livello nazionale, hanno registrato un aumento del 4,7% con punte massime per Firenze che ha toccato il 5,4% rispetto ad un anno fa e Napoli e Bologna che hanno segnato un +5,2%. Venezia si ferma al 5%.

Città dunque o grandi o comunque capoluoghi di regione. L’eccezione? Padova, che nella classifica proposta dal Sole 24 Ore è l’unica città (su 13) non capoluogo di regione che, nell’arco di un anno, ha fatto registrare una variazione del +4,7%.
Capitolo prezzi. Se un affitto breve, a Venezia (complici Besoz - Sanchez?) andava a giugno da un minimo di 110 ad un massimo di 360 euro e se a Milano la forcella era compresa tra 90 a 260 euro, a Padova i valori oscillavano tra 70 e 145 euro: più di Catania e Bari ma meno di tutte le altre.
Al 3,8% invece il rendimento lordo.

“Un valore sicuramente interessante - continua Dell’Uomo - anche se più del rendimento, per i proprietari degli immobili che hanno virato sull’affitto breve, ha potuto la convinzione che con l’affitto breve si libera il campo da possibili contenziosi con gli affittuari, se non addirittura da un’occupazione di fatto”.
“Il problema degli affitti - conclude il presidente di Confcommercio Ascom Padova, Patrizio Bertin - è uno dei temi di maggiore rilevanza per la nostra città. A faticare nella ricerca non sono solo gli studenti, ma purtroppo anche i lavoratori e le loro famiglie. E questo è un limite importante che rischia di tradursi in un respingimento che non fa bene né all’economia, né alla qualità della vita”.

PADOVA 3 LUGLIO 2025