Leopoldo Toffano (Rivenditori di Elettronica dell’Ascom Confcommercio di Padova): “Attenti ai riavvii improvvisi: causano danni soprattutto ai condizionatori”
Patrizio Bertin (Presidente Confcommercio Ascom Padova): “Non vorrei passesse il messaggio che i blackout sono colpa di chi usa il ventilatore: è il sistema paese che deve fare scelte di lungo periodo”
Blackout elettrico … e all’improvviso tutto si spegne. Di giorno sono le attività economiche a soffrirne di più, di notte sono le famiglie. Nell’uno e nell’altro caso l’assenza di elettricità comporta disagi, insicurezza, danni.
Negli ultimi giorni blackout improvvisi hanno interessato diverse città italiane e anche diverse località del padovano. Non solo il capoluogo ha infatti dovuto fare i conti con l’improvvisa assenza di energia, ma problemi si sono riscontrati alle Terme, a Noventa Padovana, a Este.
“Colpa del gran caldo” dice il gestore della rete. Talvolta, se non sono quelli programmati, colpa di lavori che incappano in qualche incidente di percorso.
Ad ogni buon conto le ondate di calore estive non portano solo afa e disagi a lavoratori e cittadini, ma fanno schizzare all’insù i consumi di elettricità.
Tutti usiamo di più climatizzatori, ventilatori e frigoriferi e così la rete viene messa sotto pressione. Non solo: le alte temperature surriscaldano i cavi elettrici, che si dilatano perdendo così efficienza. Quando ciò accade, le linee di media tensione possono andare in protezione, generando interruzioni improvvise.
“Non tutti gli elettrodomestici reagiscono allo stesso modo in caso di blackout – spiega Leopoldo Toffano, presidente di Ancra Confcommercio Ascom Padova, ovvero i commercianti di elettronica ed elettrodomestici - Alcuni apparecchi sono progettati per sopportare brevi interruzioni, altri possono subire danni immediati o nel medio periodo. Va comunque detto che uno spegnimento improvviso può essere molto più dannoso di una semplice interruzione prolungata”.
Maggiormente a rischio, a livello familiare, sono sicuramente computer e portatili, così come router e modem. A televisori, decoder, console si possono bruciare le schede elettroniche o l’alimentatore, mentre frigoriferi e congelatori, soprattutto quelli con componenti tecnologiche, possono subire errori di sistema o blocchi. Lavastoviglie e lavatrici, se interrotte durante il ciclo, possono fermarsi a metà, richiedere il riavvio manuale o riportare errori.
“Ma sono soprattutto i climatizzatori – avverte Toffano – che in caso di frequenti interruzioni e riavvii improvvisi, subiscono lo stress del compressore e dell’elettronica, accorciando la vita dell’apparecchio”.
Meno problemi hanno le lampade a led, i forni elettrici e a microonde e i piccoli elettrodomestici.
“A ben guardare – continua il presidente dei rivenditori di elettronica dell’Ascom Confcommercio - il rischio principale, spesso sottovalutato, è quello legato al ritorno della corrente. Quando l’elettricità torna all’improvviso dopo un’interruzione, può verificarsi una sovratensione, un picco che può danneggiare in modo importante i circuiti più delicati. Per questo sarebbe importante proteggersi con piccoli gruppi di continuità, meglio ancora con prese con protezione da sbalzi di corrente”.
Dunque, danni comunque importanti per le famiglie.
“Figuriamoci per le imprese – incalza il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin – che in caso di blackout subiscono danni talvolta di svariate migliaia di euro. Ciò che mi preme sottolineare è che non vorrei passasse il messaggio che i blackout estivi sono colpa di chi usa il ventilatore. La verità è che sono il sintomo di una rete sotto stress e che le istituzioni devono investire in una rete elettrica resiliente, moderna e capace di reggere i picchi. Ovvio che le aziende devono contribuire con sistemi efficienti, consumi sostenibili, tecnologie pulite, ma è il sistema Paese che deve effettuare scelte di lungo periodo che affrontino le cause del problema, non solo gli effetti”.
PADOVA 16 LUGLIO 2025
