La partecipazione dell'Ascom Confcommercio agli "Stati Generali del Commercio Metropolitano di Montpellier"
Sara' anche un vecchio adagio ma calza perfettamente: "Tutto il mondo è paese".
Dagli "Stati Generali" del commercio di Montpellier, arriva un messaggio univoco: da una parte all'altra delle Alpi i problemi dei commercianti sono gli stessi e, in qualche maniera, richiedono soluzioni piuttosto similari.
Ma andiamo con ordine.
Non era cominciata benissimo la trasferta nel "Midi" della Francia, per la delegazione dell'Ascom Confcommercio di Padova impegnata nella partecipazione agli "Stati Generali del Commercio Metropolitano di Montpellier".
Uno stato febbrile ha infatti bloccato a Padova il presidente Patrizio Bertin che comunque non ha mancato di far giungere il suo sostegno al gruppo con una telefonata nel corso del viaggio che ha avuto una tappa intermedia a Grasse, la capitale mondiale del profumo dove il gruppo ha potuto vedere come nascono le fragranze che diventano profumi e acque di colonia.
L'arrivo nella serata di domenica a Montpellier ha permesso un primo contatto con la città.
"Molto bella - ha commentato il vicepresidente Ilario Sattin - con spazi incredibili, un servizio di tram certamente invidiabile ed una connotazione giovane grazie alle migliaia di studenti che frequentano la storica università, solo una sessantina di anni più giovane della nostra".
Lunedì mattina il gruppo ha partecipato ai lavori degli "Stati Generali".
Aperti dalle relazioni del presidente e dal vicepresidente della Camera di Commercio "CCI Herault", André Deljarry e Mathieu Lattes, che hanno sottolineato le difficoltà del commercio in qualche modo sovrapponibili alle nostre (spese obbligate che erodono la quota destinata ai consumi), i lavori sono proseguiti con la relazione dell'istituto di ricerca AID che dopo aver fornito un quadro delle problematiche attuali (tra i tanti, la riduzione degli spazi di vendita) ha ribadito la centralità del commercio come presidio del territorio sostenendo che diventa essenziale lavorare sulla fidelizzazione se si vuole offrire un'occasione di sviluppo al commercio.
E veniamo all'intervento dell'Ascom Confcommercio.
Assente il presidente Bertin, è toccato al direttore generale dell'Ascom Confcommercio di Padova, Otello Vendramin, portare il contributo dei padovani agli "Stati Generali del Commercio Metropolitano di Montpellier".
Davanti ad una platea formata dai rappresentanti di più di 150 associazioni e dopo che era passato un filmato che illustrava l'intero territorio della nostra provincia, Vendramin è partito da un assunto: Padova e Montpellier si somigliano (300mila abitanti la città francese, 208mila Padova) ed è quindi naturale che "si sia venuti in Occitania per conoscere (e spero, imparare) da una realtà economica e sociale che per dimensione, storia e cultura può benissimo essere messa a confronto con Padova. D'altra parte le due città vantano trascorsi comuni visto che qui avviò i suoi studi Francesco Petrarca che opererà nella bellezza dei nostri Colli Euganei per morire in quella Arquà che oggi ospita le sue spoglie".
Vendramin, sostenuto da una bella serie di slide che ne illustravano l'intervento, ha attinto a piene mani ai riferimenti storico-culturali, alla comune esperienza universitaria, per poi mettere in fila i numeri dell'economia padovana: circa 115mila imprese delle quali circa 28mila impegnate nel commercio; 18mila nei servizi alle persone; 14mila nell'industria e altre 14 mila nelle costruzioni; 11mila in agricoltura e altre 11mila nei servizi alle imprese; 8mila nelle attività immobiliari; 7mila alberghi e ristoranti e 4mila sportelli e uffici di banche e assicurazioni.
"La nostra associazione - ha proseguito - sezione territoriale di Confcommercio, la maggiore organizzazione imprenditoriale italiana con oltre 700mila iscritti, in quanto espressione del commercio, delle attività turistiche e di servizio e delle professioni, a Padova e provincia è pertanto il punto di riferimento di una platea potenziale di circa 45mila imprese".
Ha quindi ricordato che il Pil padovano vale 35,6 miliardi di euro, di cui il 38% generato dall'export (e qui le preoccupazioni per i dazi americani) e con un turismo che, nell'ultimo anno, ha portato nel nostro territorio 1,8 milioni di visitatori, equamente divisi tra la città e l'area dei Colli Euganei "che comprendono - ha sottolineato - uno dei bacini termali più famosi d'Europa".
A questo proposito ha portato la novità della Fondazione nata sotto la spinta della Camera di Commercio e si è augurato che gli Stati Generali del Commercio Metropolitano possano essere d'aiuto per studiare il rilancio del commercio di prossimità e la valorizzazione dei centri urbani.
Da città "essenzialmente mercantile", pur forte dei trascorsi storici (si pensi al "Sotto il Salone", primo esempio europeo di mercato coperto), nonostante questo Padova è preoccupoata.
"Centri commerciali prima ed e-commerce adesso (ma con una potenza di fuoco non indifferente) hanno portato allo spegnimento di tante, troppe vetrine, anche in vie celebrate. L'essere diventata grazie ai siti Unesco una destinazione turistica importante, se da un lato ci ha fatto piacere, per contro ha comportato la trasformazione di molti appartamenti in affitti brevi col risultato che mancano gli alloggi per le famiglie e mancano gli alloggi anche per gli oltre 40mila studenti "fuori sede" che costituiscono la maggioranza dei 70mila che frequentano la nostra Università".
Non poteva mancare, nella relazione di Vendramin, un riferimento al tram, anche perchè Montpellier, a questo proposito, è piuttosto attrezzata.
"Il tram, in attesa dei risultati che non potranno esserci prima della fine del 2026 (e se ci saranno), sta creando non poche difficoltà a commercianti e cittadini. Cantieri particolarmente invasivi e disseminati praticamente in tutta la città, abbinati a parcheggi che non ci sono, stanno mettendo in seria difficoltà molti esercizi che dai lavori per la costruzione delle infrastrutture necessarie al tram, stanno avendo serie ripercussioni".
L'esperienza dei distretti del commercio (qualcosa di simile è presente anche nell'area metropolitana di Montpellier), il welfare ed il credito sono stati gli ultimi argomenti che Vendramin ha toccato prima di lasciare il palco, salutato da un lungo applauso.
Montpellier 8 settembre 2025
INTERVENTI DELLE AUTORITA LOCALI
Le relazioni del presidente e del vicepresidente della Camera di Commercio "CCI Herault", André Deljarry e Mathieu Lattes,
