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L'OCCUPAZIONE IN PROVINCIA DI PADOVA: MEGLIO CHE NEL VENETO, MOLTO MEGLIO RISPETTO ALL'ITALIA

L'occupazione in provincia di Padova: meglio che nel Veneto, molto meglio rispetto all'Italia
Disoccupazione al 2,6%, tasso di inattività al 25% ma nella fascia d'età 35-49 anni maschi all'1,6% e femmine all'11,7%
Patrizio Bertin (Confcommercio Ascom Padova): "Donne più scolarizzate, cosa che ci fa ben sperare per il futuro"

Un tasso di disoccupazione da far invidia ai Paesi Nordici: 2,6%. E' questo il dato relativo alla provincia di Padova: quattro decimi di punto inferiore a quello del Veneto, quasi 4 punti inferiore a quello nazionale.

Informazioni desunte dall'annuale Rendiconto Sociale presentato nelle scorse settimane dall'Inps di Padova che, nel suo ampio panorama di informazioni, ne offre di particolarmente interessanti sotto il profilo occupazionale.

Sono dati riferiti al 2024 e detto dei disoccupati, vale la pena soffermarsi sugli occupati. Questi, in totale, sono 446mila, distinti in 251mila maschi e 195mila femmine. In Veneto sono in totale 2.320.000 con 1.261.000 maschi e 969.000 femmine.
Ancora più interessante analizzare il tasso di occupazione per fasce d'età e il relativo raffronto col Veneto e con l'Italia in generale.
In provincia di Padova il tasso di occupazione è al 73,1% contro il 70,2% del Veneto e il 67,2% del Paese.

Tra i maschi, l'occupazione massima è nella fascia d'età compresa tra i 35 e i 49 anni: ben il 98,1% è occupato (Veneto al 95,2%, Italia all'87,4%), quota che si mantiene ragguardevole anche nella fascia 25-34 dove l'occupazione è al 92,6% (Veneto all'89,6% e Italia al 76,2%), per poi scendere al 78,4% tra i 50 e i 64 anni (Veneto un po' più su al 79,8% e Italia al 75,8%) e chiudere con un 38,2% nella fascia compresa tra i 15 e i 24 anni, valore decisamente più alto sia rispetto al Veneto (29,3%), sia rispetto all'Italia (24,0%) il che sta a significare che, nella nostra provincia, l'immissione nel mercato, per la popolazione maschile, avviene complessivamente prima.

Non è così per le femmine che tra i 15 e i 24 anni si attestano al 17,7% contro un Veneto che è al 18,3% ed un'Italia che non va oltre il 15,1%.
"Di per sè - commenta il presidente di Confcommercio Ascom Padova, Patrizio Bertin - non è poi un dato così negativo: se messo in relazione con i dati delle altre fasce d'età, si evidenzia che nella nostra provincia c'è un ingresso meno precoce nel mondo del lavoro riconducibile ad una più alta scolarizzazione femminile che poi, seppur con tutte le disparità nel rapporto uomini-donne, si manifesta nelle altre fasce d'età".

Ecco allora che tra i 25 e i 34 anni l'occupazione femminile in provincia di Padova sale al 73,2%, mentre in Veneto è al 71,5% e in Italia non va oltre il 60,8%.
Una forcella che si distanzia ancora di più tra i 35 e i 49 anni quando le occupate padovane segnano un 86,3%, più di 5 punti sulle colleghe regionali (81,2%) e quasi 20 punti sul dato italiano (67,0%).
Differenze marcate che si confermano anche per quanto riguarda le over 50 - under 64, fascia d'età dove l'occupazione femminile nel padovano è al 64,8%, mentre in Veneto è al 61,1% e, nell'intero Paese, si ferma al 54,1%.

Che sia in atto una progressiva espansione del fenomeno occupazionale lo si vede se si raffronta il dato sulla disoccupazione nel triennio 2022/2024. Dal 4,5% del 2022 si è infatti passati al 3,8% del 2023 fino al 2,6% del 2024, trend confermato anche dal parallelo con i numeri relativi agli inoccupati.
Nel 2024 questi si attestano ad un totale di 354mila unità (141mila maschi e 213mila femmine) con un tasso complessivo che si ferma al 25,0% (27,6% in dato del Veneto, 33,4% quello italiano).

"Anche in questo caso - continua Bertin - fermo restando il differenziale tra maschi e femmine, va sottolineato che nella fascia 35-49 anni, gli inoccupati maschi padovani sono solo l'1,6%, contro il 3,7% del Veneto e l'8,2% dell'Italia. Le donne, nella stessa fascia sono all'11,7%: tanto se rapportato ai colleghi maschi, molto meno se il confronto avviene col Veneto (16,2%) e soprattutto con l'Italia (28,0%). Se poi ci soffermiamo sulla fascia 15-24 troviamo che le ragazze inoccupate padovane sono l'81,2%, un valore quasi analogo a quello dell'Italia (80,6%) e non molto distante da quello del Veneto (78,8%) ma con un significato ben diverso: l'occupazione femminile padovana è generata dalla scolarizzazione e, se tanto mi dà tanto, è un valore che deve farci ben sperare per il futuro".

Infine una considerazione "di settore".
"E' nel terziario di mercato - conclude il presidente di Confcommercio Ascom Padova - che le donne trovano occasioni di lavoro, e le trovano non solo nel commercio dove la loro presenza è molto significativa, ma lo è ancora di più nel turismo ed emerge in maniera fortissima nelle nuove attività di servizio e nelle professioni".

Padova 18 novembre 2025