
Monica Soranzo (presidente Padova Hotels Federalberghi Confcommercio Ascom Padova) sul disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri: “L’impressione è che la montagna abbia partorito il topolino”
“Magari sono io pessimista, però il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri sulla stretta contro le false recensioni, sa tanto di montagna che ha partorito il topolino”.
Non si entusiasma Monica Soranzo, presidente degli albergatori di Padova Hotels Federalberghi Ascom Confcommercio per il provvedimento che ha (avrebbe dovuto avere) l’obiettivo di evitare false recensioni online nei settori del turismo e della ristorazione.
L'identificazione del consumatore
“Partiamo dall’aspetto che agli operatori del turismo stava più a cuore - continua Soranzo - e che, in sede di bozza era presente ed ora non più: l’identificazione del consumatore. Dicono che sarebbe stato difficile identificare con certezza l’autore, per cui non se ne fa nulla. Altro aspetto, altra delusione: il consumatore può pubblicare una recensione “motivata” e “sufficientemente dettagliata”, comunque non oltre 15 giorni e solo se dimostra l’effettivo utilizzo di servizi o prestazioni. Già: ma come? Anche in questo caso non viene precisato come si potrà dimostrare, quando poteva bastare allegare la fattura o lo scontrino”.
E’ vero che l’imprenditore ha il diritto di ottenere la cancellazione di una recensione se l’autore non ha effettivamente usufruito del prodotto o del servizio oppure se il commento è ingannevole, non veritiero o eccessivo, “ma a parte il dubbio sull’effettivo utilizzo - incalza Soranzo - chi può dimostrare che il commento è corretto e non eccessivamente “romanzato”?”
Divieto di acquisto e cessione delle recensioni: le sanzioni
Tutto negativo, pertanto?
“Non proprio tutto - ammette la presidente degli albergatori di Padova Hotels Federalberghi Ascom Confcommercio - di positivo c’è il divieto di acquisto e cessione di recensioni. In altri termini: c’è lo stop al mercato dei commenti favorevoli (a pagamento) con multe che vanno da 5 a 10mila euro e c’è il diritto alla cancellazione se la recensione non è più attuale perché sono trascorsi due anni oppure perché si è riusciti a documentare di avere adottato misure idonee a superare il giudizio negativo”.
Le tempistiche del provvedimento e le linee guida
Ma tutto questo quando?
“Questo è un altro bel punto di domanda - ci tiene a sottolineare Monica Soranzo - visto che dovranno buttarci un occhio anche l’Antitrust e l’Autorithy per le comunicazioni che dovranno emanare linee guida e codici di condotta per le piattaforme online che pubblicano le recensioni. Temo che si possa andare ancora per le lunghe”.
Nel frattempo?
“Cerchiamo di fare al meglio il nostro lavoro - conclude la presidente - accettando i rilievi quando sono veritieri e sperando, nel contempo, di non avere a che fare con figure di nessuna qualità che, sapendo di dichiarare il falso, mettono in difficoltà attività, imprese e lavoratori”.
PADOVA 16 GENNAIO 2025
