Il presidente di Ali Veneto (Librai) Antonio Zaglia: “Librerie patrimonio delle comunità”
Anche il Veneto recepisce il Manifesto per la lettura promosso da Ali (l’Associazione dei Librai italiani aderente a Confcommercio) e presentato lo scorso 17 luglio a Milano, in anteprima nazionale. L’obbiettivo è rafforzare l’impegno quotidiano nella promozione della lettura, come bene comune, accessibile, vivo e partecipato, condividendo strategie efficaci e sostenibili.
Il Manifesto per la lettura: aperte le sottoscrizioni
Il documento sta raccogliendo adesioni in tutta Italia tra autori, librai, insegnanti, editori, istituzioni e cittadini. Consta di un decalogo di principi fondamentali – QUI il testo completo – per una nuova stagione di politiche per la lettura: dal riconoscimento del ruolo chiave del libraio all’interno delle scuole non solo come fornitore o intermediario commerciale, ma come consulente culturale che affianca gli insegnanti nella scelta dei libri, organizza laboratori, eventi, percorsi di lettura; alla necessità di investimenti reali e continui, soprattutto per le biblioteche civiche e scolastiche; dall’esigenza di contrastare la svalutazione socio-economico-culturale del libro che non dev’essere visto come un accessorio o un gadget, ma è un oggetto di cultura da leggere, maneggiare, sottolineare, discutere; fino all’adozione di linguaggi innovativi – come social, podcast, video, gaming narrativo – per coinvolgere le giovani generazioni.
“L’Italia – dice il presidente di Ali Confcommercio Veneto Antonio Zaglia – resta tra gli ultimi Paesi in Europa per numero di lettori. C’è una vera e propria urgenza culturale che richiede strumenti, risorse, visione. Le librerie, per parte loro, resistono e si reinventano, ma non possono essere lasciate sole. In Veneto sono attualmente 250. Oggi più che mai occorre un’alleanza per sostenere la lettura: ogni libro è un compagno di strada importante, che molto può dare alle nostre giornate e alle nostre vite”.
L’Osservatorio sulle librerie: un quadro in chiaroscuro per il settore
I risultati del recente Osservatorio sulle librerie, realizzato da Ali Confcommercio in collaborazione con Format Research mostrano che gli indicatori sul clima di fiducia e sui ricavi risultano in calo rispetto al 2024. E’ previsto un miglioramento nella seconda parte del 2025 anche se i valori resteranno inferiori a quelli dello scorso anno. Resta stabile l’occupazione, mentre si registrano criticità sul fronte del fabbisogno finanziario. Il 77,3% delle librerie indipendenti segnala un aumento dei prezzi praticati dai fornitori e di queste circa la metà riporta rincari di oltre il 5%. Sull’accesso al credito il 61% delle librerie ha ottenuto integralmente l’importo richiesto e l’80,3% lo ha fatto per esigenze di liquidità e cassa. Per quanto riguarda le relazioni con i clienti, l’87,2% delle librerie adotta un approccio multicanale, i social sono il canale più utilizzato (per il 77,8%) e il 74,7% ritiene importante l’uso del digitale. Tuttavia, le vendite online rappresentano solo il 14,6%, mentre il 78% del fatturato è realizzato nel punto vendita fisico. I principali servizi online offerti sono l’assistenza multicanale (79,6%), la prenotazione (68,1%), i consigli e le recensioni (59,2%). Le librerie di catena evidenziano l'importanza dei social media, della scuola, degli spazi esperienziali e del ruolo del libraio come mediatore culturale per avvicinare i giovani alla lettura. Gli autori ribadiscono il valore delle librerie non solo come luoghi di vendita, ma come presìdi culturali, spazi di incontro e socialità.
- MANIFESTO PER LA LETTURA: scarica qui il testo integrale
Venezia, 25 luglio 2025