Per la presidente di Confguide Ascom Confcommercio di Padova, Rossana Comida, “Senza controlli rischiamo che diventi una “grida manzoniana” senza effetti concreti”
Entusiaste non lo sono mai state.
Non solo perché la norma è stata via via depotenziata rispetto all’impianto originario, che conteneva le caratteristiche qualitative che le guide turistiche ritenevano necessarie (laurea invece del diploma, due lingue straniere al posto di una), ma anche perché, pur prevedendo la norma il divieto di avvalersi di guide turistiche non abilitate, con relativi controlli e sanzioni, non è che il fenomeno dell’abusivismo sia sparito, anzi.
“Non dico che la legge 190 e il regolamento attuativo non contengano aspetti positivi – dichiara la presidente di Confguide Ascom Confcommercio di Padova, Rossana Comida - come la definizione della professione di guida turistica, l’elenco nazionale, la possibilità di accesso per le guide - per motivi di studio e lavoro - in tutti gli istituti e luoghi della cultura, il divieto di avvalersi di guide turistiche non abilitate, i controlli e le sanzioni. Va detto però che relativamente a questi e a queste ultime, il rischio è quello che un dettato sulla carta rigoroso si trasformi nella più classica delle “grida manzoniane” se nei luoghi di maggior afflusso dei turisti non c’è chi possa controllare e, nel caso, sanzionare”.
In realtà, molte delle modifiche introdotte al quadro normativo di settore sono state chieste dall’Europa per cui le guide di Confcommercio Ascom Padova sperano che i nuovi legislatori europei possano tutelare maggiormente la categoria, a partire dalla previsione di percorsi di studio simili per l’accesso alla professione, per garantire qualità e parità di condizioni operative.
All’attenzione delle guide turistiche dell’Ascom Confcommercio resta comunque il problema del degrado strisciante.
“Siamo molto preoccupate – conclude Comida – sia per i furti con destrezza messi in atto dai borseggiatori che, dalla loro, hanno la certezza dell’assoluta impunità e anzi accampano diritti sulla violazione della loro privacy che per il poco urbano utilizzo della canaletta dell’Isola Memmia teatro, nelle scorse settimane, di indegni striptease oltre che, purtroppo, quotidianamente utilizzata come discarica senza alcun rispetto non dico per l’arte (sarebbe pretendere troppo!) ma anche per il semplice convivere civile”.
PADOVA 12 SETTEMBRE 2025