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LA PRIMA SETTIMANA DOPO IL LOCKDOWN NEGLI ESERCIZI COMMERCIALI DEL CONSELVANO

LA RIPARTENZA NEL CONSELVANO: IL SENTIMENTI DEL COMPARTO COMMERCIALE NEL TERRITORIO
Tra speranza di ripresa, voglia di normalità e duro confronto con la realtà di una ripartenza per niente facile.
Può essere riassunto così il "sentiment" dei commercianti e degli operatori del comparto alberghiero/ristorazione del Conselvano così come risulta dalle notizie raccolte ad una settimana dall'abbandono del lockdown.
"Abbiamo voluto capire quali siano le difficoltà ma anche le speranze dei nostri colleghi - ha detto il presidente mandamentale dell'Ascom Confcommercio, Leopoldo Toffano - ad una settimana da una riapertura che per qualcuno è stata positiva, per altri ha confermato tutti i timori che, in questi mesi di chiusura, si sono addensati come nuvole scure sul futuro delle nostre imprese".
Toffano non ha mai chiuso il suo negozio di elettronica ed elettrodomestici.
"Siamo stati considerati - spiega - "settore indispensabile" e dunque abbiamo lavorato, a scartamento molto ridotto visto che comunque la gente non poteva muoversi, anche nel periodo nel quale gli altri hanno dovuto chiudere. Della riapertura generale della settimana passata abbiamo dunque beneficiato anche noi con risultati positivi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso ma con margini sempre più ristretti". Interessante la richiesta in deciso aumento di climatizzatori, richiesta che potrebbe preludere ad un'estate passata a casa e non in vacanza o comunque da passare in casa se mai (e gli scongiuri sono obbligatori) si dovesse tornare indietro.
La gente è tornata nei negozi di abbigliamento dove la voglia di cose nuove ha fatto da traino alle vendite e soprattutto l'intimo ha beneficiato di mesi senza adeguati ricambi.In costante, ma lento progresso il settore della ristorazione e dei bar/pasticceria.
"Permane un livello di attenzione e di confronto con le nuove norme - riporta Toffano che, sull'argomento ha sondato diversi operatori del territorio - che avrà bisogno di tempo per essere assimilato. Diciamo che i colleghi sono propensi (e questo gli rende merito) a valutare il bicchiere mezzo pieno anche se il mezzo vuoto rischia di esserlo per tre quarti".
La voglia di stare assieme spinge gli aperitivi ma preoccupa non poco l'allentamento, per fortuna in pochi casi, delle norme di base: mascherina e distanza.
Di là invece da venire l'attività alberghiera: "Viene occupata una camera, due al massimo - conclude Toffano riportando il report dei colleghi - ma se dovesse continuare così è difficile rimanere in campo".

Conselve 26 maggio 2020