
LA FIERA ... A DOMICILIO CON COSTICINE, SALSICCIA E POLENTA SPONSORIZZATA DAL COMUNE DI FONTANIVA VA DI TRAVERSO ALL'ASCOM CONFCOMMERCIO.
IL PRESIDENTE MANDAMENTALE, ENRICO BAGGIO: "DUBITO CHE SVILUPPI SOCIALITA', DI SICURO E' CONCORRENZA SLEALE"
"Quella della fiera a domicilio oggettivamente ci mancava!"
Ironizza, ma nemmeno poi tanto, il presidente mandamentale di Cittadella dell'Ascom Confcommercio, Enrico Baggio. Anzi, non ironizza affatto se è vero, come è vero, che al sindaco di Fontaniva ha inviato una lettera dai toni "pepati" per un'iniziativa, quella di "costicina, salsiccia e polenta a casa" in programma per domenica prossima e che il Comune ha ritenuto opportuno sponsorizzare con una nota ufficiale inviata alla cittadinanza.
Nella lettera, al netto di una buona dose di sorpresa, Baggio riconosce "che il lockdown abbia avuto conseguenze un po’ per tutti", ma poi rivendica il fatto che a patire di più siano stati "soprattutto gli esercizi commerciali e le attività di somministrazione che, mentre incassavano “zero”, vedevano i costi “correre” normalmente, dovevano mettere in cassa integrazione i dipendenti, valutavano se e quando eventualmente chiudere definitivamente".
Ma perchè prendersela con la fiera domiciliata a casa dei fontanivesi?
"Perchè - spiega Baggio nella missiva - a fronte di una ripartenza che si sta rivelando molto difficile, proporre un’iniziativa che ha evidentemente scopi diversi ma che viene “venduta” come momento di vera socialità, costituisce “senza se e senza ma” una forma di concorrenza sleale".
Baggio scorre la nota sindacale per farle le pulci: "Parlare di “condividere un pasto” - annota - o addirittura “spezzare il pane” (peraltro, come si fa se il menu che viene proposto a 10 euro prevede accanto alle 2 costicine, alla salsiccia e alla sottocoscia di pollo, la più classica delle fettine di polenta?) sembra scomodare uno spirito evangelico che forse meriterebbe di essere richiamato in ben altri contesti".
Insomma, toni e richiami inopportuni per un po' di carne di maiale ed una fetta di polenta proposte a 10 euro e da consumarsi a casa con la speranza che tutto ciò possa sviluppare una socialità sulla quale Baggio nutre forti perplessità.
"Noi non mettiamo in dubbio che tutto avverrà nel più rigoroso rispetto delle norme - puntualizza il presidente mandamentale dell'Ascom Confcommercio - ma mettiamo in dubbio che questa possa essere una buona idea. La “fiera a domicilio” non svilupperà socialità e non crediamo nemmeno che possa “squarciare il velo di sconforto” che non ha riguardato solo gli organizzatori della Fiera. Di sicuro non aiuterà né i ristoranti, né i bar, né i commercianti che, magari se come associazione fossimo stati consultati, avrebbero potuto offrire un loro contributo".
La chiusura della lettera è comunque un ponte che Baggio getta tra le rive del Brenta: "Non ci resta che augurarle (e augurarci) - conclude - che il Comune di Fontaniva “sforni” altre idee utili a superare la fase critica. Se poi riterrà che anche noi si possa suggerire qualcosa di interessante, come ad esempio la sospensione, mai effettuata da Fontaniva, delle imposte locali per gli esercizi che sono stati obbligati a rimanere chiusi, non le faremo mancare la nostra collaborazione".
Di sicuro, costicine, salsicce e polenta per il momento possono attendere!
FONTANIVA 11 GIUGNO 2020
