La presidente della FIMAA Ascom Confcommercio, Silvia Dell'Uomo: "Calo dovuto al post pandemia e ai tassi alti dei mutui. E adesso arriva la decisione della UE sulle case green"
Il dato, questo sì, differentemente dalle tante “stime”, è ufficiale. Nel senso che la Fimaa Ascom Confcommercio di Padova l’ha elaborato basandosi sui dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.
Ed è un dato che, se si esclude Rovigo, che ha numeri bassi per cui poco significativi nel raffronto, evidenzia come nel confronto tra il 2022 ed il 2023 (seppur provvisorio) tutto il Veneto abbia subito una contrazione dei volumi delle compravendite di immobili.
“Va chiarito subito - spiega la presidente della Fimaa Ascom Confcommercio di Padova, Silvia Dell’Uomo - che i “volumi” non corrispondono a compravendite in termini assoluti, ma ad un calcolo un po' più complesso che è una sorta di dato ponderato che rende ancora meglio l’andamento delle compravendite”.
E l’andamento, da un anno all’altro, ha registrato una flessione media, per ciò che riguarda il Veneto, del 10,67% (il dato nazionale è pari al 9,65%) con un minimo del 9,78% di Belluno ad un massimo dell’11,41 proprio di Padova. Nel mezzo, l’11,46% di Venezia; l’11,39% di Vicenza; il 10,58% di Verona ed il 10,27% di Treviso.
“Sono gli effetti del post-pandemia - continua Dell’Uomo - nel senso che nel 2022, primo anno di “normalizzazione” dopo il Covid, la voglia di ripresa e di novità (e anche di spazi più ampi, di giardini o comunque di spazi all’aperto) aveva sostenuto i passaggi di proprietà”.
Ma non solo.
“Nel 2023 abbiamo dovuto confrontarci anche con un’inflazione che non registravamo da anni e che ha fatto schizzare all’insù i tassi dei mutui. Normale che chi per comprare doveva chiedere un affidamento bancario, abbia tirato i remi in barca”.
Risultato: il mercato ha ceduto nelle percentuali di cui sopra.
Solo che adesso nuove nubi si addensano all’orizzonte.
“Il voto del Parlamento Europeo sulle case green - conclude la presidente della Fimaa Ascom Confcommercio - con obblighi che in qualche caso partiranno già dal 2028 rischia di zavorrare il mercato. I dati locali e nazionali dicono che il nostro patrimonio immobiliare è piuttosto datato e che in classe energetica G, l'ultima, la più "energivora", insistono quasi due abitazioni su tre. Evidente che la necessità di adeguare le abitazioni ai nuovi standard, con costi non proprio banali, determinerà una contrazione dei valori. E di solito, questo si riflette su una diminuzione delle compravendite".
Volumi di compravendita immobili residenziali secondo indice NTN (Numero Transazioni Normalizzate, ovvero indicatore della dinamica di mercato).
Elaborazione Ufficio Studi FIMAA Padova su analisi serie storiche dati OMI)
PADOVA 14 MARZO 2024