Home

NONOSTANTE GLI INCENTIVI NON DECOLLANO LE IMMATRICOLAZIONI

Massimo Ghiraldo (Concessionari auto Confcommercio Ascom Padova): "Bene solo le elettriche, ma l'impressione è che si tratti di fuochi fatui"
Il balzo delle cinesi

Chi si aspettava che i generosissimi incentivi (comunque una tantum) previsti nell'ambito delle misure Pnrr cambiassero decisamente il trend delle immatricolazioni auto, è andato deluso. Deluso a livello nazionale, deluso a livello regionale e deluso anche a livello provinciale.

A novembre, infatti, sono state immatricolate in Italia 124.222 autovetture con un calo dello 0,04% rispetto allo stesso mese del 2024, risultato che porta il totale nei primi undici mesi del 2025 a un -2,43% annuo, con 1.417.621 veicoli immatricolati. Va un po' meglio il Veneto che con 9.205 le immatricolazioni nel mese di novembre migliora di uno 0,68% il dato (9.143) del pari mese dello scorso anno ma si deve arrendere all'evidenza di 95.833 vetture immatricolate nei primi 11 mesi dell'anno a fronte delle 98.919 del pari periodo dello 2025 (-3,12%).
Due "meno" invece per la provincia di Padova. Con 1.881 immatricolazioni di novembre '25 contro le 1.936 di novembre '24, la provincia euganea registra un -2,84% che si riduce, seppur di poco, ad un -2,55% se guardiamo al periodo gennaio-novembre: 19.077 nel 2025 contro le 19.576 nel 2024.

"Gli incentivi - commenta Massimo Ghiraldo, presidente dei concessionari auto di Confcommercio Ascom Padova - hanno determinato un forte balzo delle immatricolazioni Bev (delle quali hanno beneficiato soprattutto un paio di marchi cinesi) ma l'impressione è che si tratti di fuochi fatui. Se vogliamo che il trend si consolidi servono misure strutturali, di medio-lungo periodo, altrimenti continueremo ad assistere ad un mercato asfittico pesantemente condizionato da un paio di fattori: innanzitutto il livello dei prezzi, in particolare nelle soglie di accesso al mercato; il secondo, importante tanto quanto se non di più, è il dibattito sul futuro quadro della normativa europea in materia di decarbonizzazione dei trasporti”.

Fin qui il giudizio degli operatori del settore.
Ma mai come in questo mese caratterizzato dagli incentivi, si fa interessante il raffronto tra i singoli marchi. Calano quelli "tradizionali" come Toyota (129 contro 189 nel raffronto tra i due mesi di novembre, pari al -31,75%) o Volkswagen (118 contro 165, ovvero -28,48%). Male anche Peugeot (60 contro 118, vale a dire un -49,15%), male Kia (73 contro 98 e dunque - 25,51%).
Per contro spicca la performance di Hyundai che passa dalle 52 vetture immatricolate a novembre 2024 alle 100 tonde tonde di novembre 2025: +92,31%. Bene anche le tedesche di gamma alta: Mercedes segna 90 contro 75 e perciò +20%; Audi registra 82 contro 62 (+32,26%); BMW fa 89 contro 75 e mette a segno un +18,67%. Su livelli alti si mantiene Dacia che però passa dalle 125 auto immatricolate di novembre 2024 alle 120 di novembre 2025 (-4%).

Per quanto riguarda invece i "nuovi" marchi, significativo è il balzo di BYD che passa da 23 auto immatricolate un anno fa a 68 di novembre 2025 e dunque registra un +195,65% e addirittura impossibile registrare un raffronto percentuale per Leapmotor perché va da 0 a 48 vetture a distanza di 12 mesi. Infine da rilevare, dopo mesi di arretramenti anche consistenti, la ripresa di Tesla: 49 immatricolazioni a novembre 2025 contro le 24 di un anno fa: +104,17%.

Padova, 8 dicembre 2025