COMPRAVENDITE: NELL’INDAGINE NAZIONALE DI FIMAA CONFCOMMERCIO, PADOVA IN VETTA PER RICHIESTA DI APPARTAMENTI NUOVI (35%).
SILVIA DELL’UOMO (VICEPRESIDENTE ASCOM): “RICHIESTA DI QUALITA’ CHE BEN SI SPOSA CON LA RICHIESTA DI MIGLIORAMENTO SOCIO-ECONOMICO DEL NOSTRO TERRITORIO”
Gli appartamenti? Chi li acquista a Padova li vuole nuovi.
“Ed è la città che, con riferimento a questa tipologia, svetta nettamente sul resto d’Italia con una percentuale pari al 35% di gran lunga superiore al dato medio attestato al 13,6%, comunque al di sopra anche di città come Modena, Novara, Trento e Bergamo che sono sopra il 20% e addirittura sette volte superiore a capoluoghi come Vicenza, Taranto, Piacenza, Sassari e Venezia che non superano la quota del 5%”.
Silvia Dell’Uomo, vicepresidente degli agenti immobiliari della Fimaa Ascom Confcommercio e vicepresidente provinciale dell’Ascom, ha sotto gli occhi il quadro tracciato dal sentiment del mercato immobiliare residenziale, relativo al primo trimestre 2018, realizzato dall’Ufficio Studi Nazionale Fimaa e coordinato da Andrea Oliva (Fimaa) con la direzione scientifica di Stefano Stanzani dell’Università di Bologna dal quale emerge che, a parte il dato sulla stessa Bologna, in nessuno dei capoluoghi di provincia monitorati dall'Ufficio Studi è stato valutato nei primi mesi dell'anno un calo degli scambi, segnale di un mercato in ripresa nonostante l'incertezza politica che ha incrementato il costo del denaro.
“Padova – analizza Dell’Uomo – è sotto media nazionale (+4,6% rispetto all’anno precedente) per aumenti di compravendite immobiliari (la nostra progressione si ferma al 2%) mentre in altre realtà, anche regionali, si riscontrano avanzamenti anche piuttosto consistenti com’è il caso di Vicenza (+7%), di Novara (+8%), di Verona (+8,1%) e di Bergamo (+8,5%). Per contro, dall’altra parte della graduatoria si registrano variazione nulle a Venezia (0,0%), e poi ci sono Trento (+0,6%) e Reggio Calabria (+1%)”.Sembrerebbe dunque che a Padova e nei principali centri della provincia si privilegi il nuovo, qualitativamente più “performante”, anche in termini di risparmio energetico.
“In effetti – precisa Dell’Uomo – assistiamo ad una ricerca di qualità che ben si sposa con la richiesta di miglioramento del quadro socio-economico del nostro territorio che, evidentemente, non può prescindere anche dalla situazione immobiliare”.
Tarata sulle grandi città (con più di 300.000 abitanti), sui capoluoghi di provincia intermedi (con popolazione ricompresa tra i 100.000 e 300.000 abitanti), sui capoluoghi di provincia piccoli (con popolazione inferiore ai 100.000 abitanti) e sulle città minori (non capoluogo di provincia), l'indagine ha riguardato 70 città (capoluoghi di provincia e relativi comuni minori), evidenziando una fase di ripresa del settore con prezzi in fase di stabilizzazione.
E a proposito di prezzi, mentre la variazione media dei capoluoghi considerati indica un calo pari allo 0,7% con variazioni peggiori a Taranto (-4,0%), Ancona (-3,4%) e Trieste (-3,3%) e prezzi in ripresa a Trento e Piacenza (+1%) e Ferrara (+3,5%), Padova è “neutra” nel senso che non si stacca da uno “zero virgola” che conferma una tendenza alla stabilità in atto ormai da qualche trimestre.
E veniamo a cosa chiedono le famiglie.
La tipologia di immobile più richiesta è il trilocale, con una superficie media ricompresa tra 85 e 95 metri quadrati e per “rogitare” a Padova servono all’incirca 8 mesi, qualcosina di più dei 7 della media nazionale che è il risultato algebrico dei 4 mesi di Trieste, dei 5 di Reggio Calabria ma anche dei 9 mesi di Venezia e Perugia e dei 12 di Trento.
“Siamo in linea con la media nazionale – continua la vicepresidente dell’Ascom – anche per quanto attiene allo sconto medio sul prezzo di offerta che, in Italia, è pari all’11,8%, con un minore potere contrattuale della domanda a Sassari e Bergamo (5%) e maggiore a Reggio Calabria, Taranto, Piacenza, Ferrara, Cagliari, Venezia, Trento e, per l’appunto, la nostra Padova dove il valore è intorno al 15%”.
Aspettative per i prossimi mesi?
“Complessivamente direi buone – conclude Dell’Uomo – e a conforto della mia tesi l’indagine conferma che a Padova, assieme a Bergamo, Trieste, Novara, Siracusa, Verona, Ancona, Reggio Emilia, Vicenza, Brescia, Ferrara e Cagliari sono attesi miglioramenti nei livelli degli scambi”.
PADOVA 12 GIUGNO 2018