
BERTIN (ASCOM CONFCOMMERCIO): “LA BUROCRAZIA CONTINUA A COMPORTANRSI COME SE LE IMPRESE NON FOSSERO AL COLLASSO”.
E RIBADISCE: “A REDDITO ZERO, TASSE ZERO”
“C’è un virus che uccide le persone e c’è la burocrazia che, non capendo la gravità del momento, continua a comportarsi come se le imprese non fossero al collasso”.
E’ netta la posizione dell’Ascom Confcommercio di Padova a fronte dell’ennesimo balzello burocratico caduto tra capo e collo delle imprese giusto ieri sera con una scadenza per la data odierna relativa alla vidimazione dei libri commerciali ma più ancora alle ritenute d’acconto e ai contributi previdenziali trattenuti in busta paga.
“In un momento come questo – interviene duro il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova – mentre il Paese è alle prese con una crisi sanitaria di proporzioni inimmaginabili, mentre la gente muore e le imprese rischiano di chiudere, la burocrazia non trova di meglio che trovare, tra le righe del decreto “Cura Italia”, un cavillo per creare un obbligo a quattro giorni da un decreto che, nello spirito, avrebbe dovuto dire semplicemente “tutti i pagamenti sono, al momento, sospesi” anche se, per noi, la stesura definitiva dovrà essere “a reddito zero, tasse zero”.
Padova 20 marzo 2020
